nebbiu_1919

nebbiu_2009

L’avvenimento, in quest’epoca in cui la vita sembra sempre e per forza dover correre, è fra quelli che toccano il cuore, da non dimenticare, da segnalare alla comunità.

Riprendo foto e commento da “Il Gazzettino” di mercoledì 15 aprile 2009:

A Nebbiù, nel 1919, poco dopo il rientro dell’ultimo reduce, gran parte della popolazione posò per una foto ricordo nella piazza principale, assieme ai militari, accompagnati anche da una banda. Di quelle persone oggi solo una è ancora viva: si tratta di uno di quei bimbi (allora aveva tre anni e mezzo) ritratti nella foto di sinistra [qui nel blog è quella in alto]: è Serafino De Lorenzo, classe 1915, per molti anni corrispondente del Gazzettino, del Corriere della Sera e direttore del mensile Il Cadore. Così è nata l’idea di ripetere tale evento proprio nel giorno di Pasquetta, sempre nella piazza della frazione, per lasciare ai posteri un’ulteriore testimonianza. Si tratta naturalmente dei discendenti.

Brava Nebbiù, con un mio affettuoso saluto a Serafino De Lorenzo.

Francesca Larese Filon

Tags:
Pubblicato in ricordi e tradizioni | Commenti Chiusi

croda-bianca-parete-sud

L’Union Ladina del Cadore de Medo, come tutte le Unioni Ladine, ha particolarmente a cuore il futuro del proprio territorio. La gestione corretta di questa risorsa è impresa difficile, come non facile è la sua valorizzazione. Ecco perché tutte le iniziative che promuovono e valorizzano, in particolare, il territorio dolomitico, devono trovare la maggior diffusione possibile.

E’ con questa “filosofia” che segnaliamo il blog Ramecrodes di Ernesto Majoni, curato ed appassionato momento di valorizzazione del territorio dolomitico. Nelle righe introduttive, che presentano sommariamente il contenuto del suo blog, Majoni scrive: “Cronache, curiosità, racconti, recensioni, ricordi, segnalazioni e altre cose che riguardano la Montagna, in primo luogo le Dolomiti Ampezzane, ma non solo quelle!!!”.

Ma non solo quelle!!!“: infatti, navigando fra i tanti articoli proposti, ve ne sono alcuni “più vicini a noi”, nel senso che fanno parte integrante della porzione di  territorio che la nostra Union Ladina ha come riferimento. Ve ne propongo alcuni lasciando a voi la scoperta del luogo, ove questo non sia desumibile direttamente dal titolo:

Per una volta, propongo anch’io un quiz: ovviamente di montagna!

Una via di Ettore Castiglioni e Bruno Detassis che ricordo con grande soddisfazione

In omaggio a una delle montagne più belle del Cadore: la Croda Bianca. Nel ricordo dei fratelli Fanton.

Il (o la?) Cridola. Una proposta un po’ diversa.

Una cima, tre stagioni, sei salite

Ernesto ci ha fatto l’onore di descrivere così amabilmente un frammento del nostro territorio dolomitico, la Croda Bianca, io provo a darne un ricordo visivo con una immagine ripresa dalla zona di sosta appena prima del Ponte Cadore.

Non troverete immagini in Ramecrodes; credo sia, pur non essendone certo, una precisa scelta dell’autore.  Leggendo gli articoli vi accorgerete che non se ne sente la mancanza.

Danilo De Martin

Tags:
Pubblicato in territorio | 1 Commento »

biancospino_pasqua

Bona Pasca a dute voi e a le vostre famee!

Francesca Larese Filon ed il direttivo dell’Union Ladina.

Pubblicato in senza categoria | Commenti Chiusi

logo_istituto-ladin-de-la-dolomitesL’Istituto Ladin de la Dolomites l é l istituto della Provinzia de Belun par tutelà le tradizion che reguarda la lenga e la cultura de la dente ladina. L istituto l é nasesto par dà seguito a la lege 482/99 “Norme in materia di tutela delle Minoranze linguistiche storiche“.

Nte l Istituto é rapresentade i  35 comun ladin de l Agordin, de l Cadore, Zoldo e de l  Comelego (Agordo, Alie, Auronze, Borcia, Canal,  Col, Comelego de Sora, Cortina de Anpezo, Danta, Domiege, Falciade, Forno de Zoldo, Gosaldo, La Val, Livinalongo-Fodom, Lorenzago, Loze, Ospedal, Peraruo, Pieve, Riva, Rocia, San Colò, San Piero, San Tomas, San Vido, San Stefin, Selva, Taibon, La Valada, Val, Vigo, Vodo, Voltago, Zoldo, Zenzenighe, Zopè, Zubiana).

L’Istituto Ladin de la Dolomites, nsieme a la rivista Ladin! che vien fora doe ote l an , l publica libre e material audiovideo, l produse trasmission radiotelevisive, l bete a dì n concorso musical, l bete a dì corse de formazion pal personal de enti publici, dela scola  e dei enti del turismo, l parécia personal del posto par vèrde sportiei linguistiche; l à na biblioteca (de auto livel par chel che à a che fei co la lenga, cultura e duto chel che reguarda i paes ladine) che l é verta ala dente l mercui dale 10.30 ale 12.30 e dale 15.30 ale 17.30, l vendre dale 15.30 ale 17.30.

L é formou da doi organe: l Consilio de Aministrazion e  la Comision Scientifico-Cultural. Chi che volese avé autre nformazion  puó visità l sito de l Istituto Ladin de la Dolomites.


L’ISTITUTO LADIN DE LA DOLOMITES.

L’Istituto Ladin de la Dolomites è l’istituto della Provincia di Belluno per la tutela delle tradizioni linguistiche e culturali delle popolazioni locali ladine. Esso è nato in seguito all’ applicazione della legge 482/99 “Norme in materia di tutela delle Minoranze linguistiche storiche“.

Sono rappresentati al suo interno i 35 comuni ladini dell’ Agordino, del Cadore, della Val di  Zoldo e del Comelico (Agordo, Alleghe, Auronzo di Cadore, Borca di Cadore, Canale d’Agordo, Cencenighe Agordino, Cibiana di Cadore, Colle Santa Lucia, Comelico Superiore, Cortina d’Ampezzo, Danta di Cadore, Domegge di Cadore, Falcade, Forno di Zoldo, Gosaldo, La Valle Agordina, Livinallongo del Col di Lana, Lorenzago di Cadore, Lozzo di Cadore, Ospitale di Cadore, Perarolo di Cadore, Pieve di Cadore, Rivamonte Agordino, Rocca Pietore, San Nicolò di Comelico, San Pietro di Cadore, S. Tomaso Agordino, San Vito di Cadore, S. Stefano di Cadore, Selva di Cadore, Taibon Agordino, Vallada Agordina, Valle di Cadore, Vigo di Cadore, Vodo Cadore, Voltago Agordino, Zoldo Alto, Zoppè di Cadore).

L’Istituto Ladin de la Dolomites, oltre alla rivista semestrale Ladin!, pubblica opere librarie e produce trasmissioni radiotelevisive, organizza  concorsi musicali, organizza corsi di formazione per il personale di enti pubblici, della scuola dell’obbligo e degli enti turistici, fornisce personale qualificato agli enti locali per l’apertura di sportelli linguistici; esso possiede una biblioteca (specializzata in tutto quello che riguarda i paesi ladini) aperta al pubblico il  mercoledì dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 17.30; il venerdì dalle 15.30 alle 17.30.

E’ composto da due organi: il Consiglio di Amministazione e  la Commissione Scientifico-Culturale. Chi è interessato ad ulteriori informazioni può visitare il sito dell’ Istituto Ladin de la Dolomites.

Silvia Forner

Pubblicato in senza categoria | 4 Commenti »

foto di silvia fornerDal 23 de marzo, al pian tera del Comun (nte la sede dela Pro Loco), é verto l sportel ladin. Gnante de taca chesto laoro, me presento a chi che varda l blog.

Me ciamo Silvia Forner, ei 20 ane, vivo a Loze, e son io che dovarei sta davoi a chesto servizio pa la dente. Nte l 2007 me son diplomada come “tecnico della gestione aziendale” al “I.P.S.S.C.” de Pelos. Nsieme a sta scola ei anche fato l corso de “net operator”, pa nparà a fei e parecià site web.
Daspò l diploma ei fato varie laore, passando dala fabrica ai alberghe.

Cuan che su la bacheca ei visto l bando par chesto laoro ei fato beboto la domanda, parchè la me paria na bela ocasion pa nparà algo sul ladin, le nostre tradizion e sui nostre luoghe. Par savè pi de preziso a chè che l serve n sportel ladin, nvido dute a liede sto articol de Francesca Larese Filon.

Duta la dente che à voia de savé algo (che l sea leou al ladin), la puó vegnì a ciatame nte chisti dis: dal lune al vendre dale 10.00 a le 13.00, opura la puó anche scriveme a l email sportelloladino@lozzodicadore.org o al fax 0435-76.383 e nfin, la puó ciamame al telefono a chesto numero 0435-76.051.

Sperando de ese de renforzo sia a la dente che a l Union Ladina, taco chesta nuova esperienza con voia de fei, de nparà e tanta passion.

Sane a dute.

Silvia Forner


LO SPORTELLO LADINO E’ APERTO ANCHE A LOZZO.

Dal 23 di marzo, al piano terra del municipio  (nella sede della Pro Loco), ha aperto lo sportello ladino. Prima di iniziare questo lavoro, desidero presentarmi ai visitatori del blog.

Mi chiamo Silvia Forner, ho 20 anni, vivo a Lozzo, e sono io che dovrò seguire questo servizio per la gente. Nel 2007 mi sono diplomata come “tecnico della gestione aziendale” all’ “I.P.S.S.C.” di Pelos di Vigo de Cadore. Oltre alle materie di studio tradizionali, ho seguito il corso di “net operator” per imparare a fare, sistemare e gestire siti web. Dopo il diploma ho fatto vari lavori, passando dalla fabbrica agli alberghi.

Quando sulla bacheca ho visto ll bando per questo lavoro ho subito presentato la domanda, perché mi sembrava una bella occasione per imparare nuove cose sul ladino, le nostre tradizioni ed il nostro territorio. Per sapere più in dettaglio a cosa serve un sportello ladino, vi rinvio a questo articolo di Francesca Larese Filon.

Tutta la gente che desidera sapere qualcosa che sia legato alla cultura ladina, può venire a trovarmi in questi giorni: dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00, può anche scrivermi all’ e-mail sportelloladino@lozzodicadore.org o al fax 0435-76.383 e infine può chiamarmi al telefono al numero 0435-76.051.

Sperando di essere d’aiuto sia alla gente che all’ Union Ladina, inizio questa nuova esperienza con voglia di fare, di imparare e tanta passione.

Silvia Forner

Pubblicato in attualità | Commenti Chiusi

casadolomiti

Domenica 29 marzo ultimo scorso, presso l’auditorium di Lozzo di Cadore, si è svolta  l’Assemblea Provinciale UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia). Riportiamo di seguito l’intervento di Giovanni Giacomelli, presidente del Consorzio Pro Loco Centro Cadore:

Sono Giovanni Giacomelli e qui rappresento il Consorzio Pro Loco Centro Cadore, organismo nato nel mese di marzo, per abbattere tutti i campanili ed i personalismi tra gli enti del Centro Cadore, ed imparare a cooperare in sintonia con un unico obiettivo: operare per la nostra gente e per il nostro territorio. Il 10 marzo 2009 è nato il Consorzio e siamo felici di far parte della famiglia UNPLI.

Cosa stiamo facendo?

  • coordinamento degli eventi per cercare di evitare il sovrapporsi nelle date;
  • sito Casadolomiti.it, interamente costruito e gestito da volontari delle Pro Loco, per la ricettività alberghiera ed extra-alberghiera, per la presentazione delle Pro Loco e dei territori dove esse operano, per la cultura e le tradizioni locali, per gli eventi e le manifestazioni; praticamente una vetrina per cittadini e turisti. Nello stesso sono già presenti oltre 200 appartamenti, 20 alberghi, B & B, rifugi, attività economiche, che rappresentano una valida offerta per chi intende venire in Cadore per soggiornare.

I Progetti:

  • Stiamo avviando il progetto del punto informativo autonomo (totem), con il collegamento a tutti gli uffici Pro Loco del Centro Cadore che consentirà di accedere in ogni momento alle informazioni del sito Casadolomiti.it e di altri di interesse turistico, con la possibilità di collegamento telefonico in ricerca automatica per la richiesta di informazioni.
  • Corso di Cultura generale turistica articolato in 8-10 lezioni, una di cultura generale, una di cultura dell’accoglienza e le rimanenti di conoscenza del territorio (natura, arte, storia, cultura, tradizioni, sport di ogni comune), per formare persone che abbiano le conoscenze per soddisfare le curiosità del turista, che dovrà trovare sempre nuovi stimoli per ritornare in Cadore.
  • Nel progetto coinvolgeremo l’Istituto Ladin de la Dolomites, che ha già dato il suo assenso, e la Magnifica Comunità di Cadore. A fine corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione ed inseriremo i nominativi dei partecipanti in una brochure da distribuire alle attività ricettive.
  • I pulmini:  il Cadore è un territorio vasto con bassa densità abitativa, dislocato su un territorio dove spostarsi da un paese all’altro è un problema, specialmente per chi abita nelle piccole frazioni e non è automunito. Il turista che vi giunge con un mezzo pubblico, abituato in città, riscontra ancora di più tale disagio. Per risolvere questo problema stiamo sognando di poter inventarci l’utilizzo di due pulmini per il raggiungimento delle frazioni dimenticate (Piniè, Grea, Rizzios ecc.) e dare la possibilità di raggiungere i servizi (uffici, mercati, ospedale) a turisti e cittadini che non sono automuniti. Inoltre questo servizio, nella stagione turistica, andrà ad offrire visite ai nostri musei ed alle attrazioni turistiche, compresi gli eventi e le manifestazioni che vengono regolarmente organizzate.
  • Aree famiglia: la Pro Loco Calalzo ha progettato un’area famiglia attrezzata per i pic-nic con accesso anche per i disabili, con la condivisione del proprio Comune e presto ci sarà la realizzazione. Questo progetto pensiamo di proporlo anche agli altri comuni del Consorzio.
  • Sentieri: attorno ai nostri paesi esistono sentieri di facile percorrenza, un po’ abbandonati e degradati. Noi vorremmo, con l’aiuto delle locali sezioni del Club Alpino Italiano e di volontari, ripristinarli, dotarli di segnaletica, e pubblicizzarli in modo uguale per tutti i comuni del consorzio.

Abbiamo un grave problema da risolvere. Il turista che viene in Cadore, e coloro che operano nella filiera del turismo, sono abituati a trovare un valido supporto negli uffici delle Pro Loco dislocati nei comuni. Questo servizio veniva sostenuto per gran parte dell’anno da volontari e nei mesi da giugno a settembre da personale giustamente ricompensato.

Questi costi sono stati coperti fino alle scorso anno, grazie al prezioso contributo erogato dalla Comunità Montana Centro Cadore, che noi possiamo solo ringraziare per averci sempre aiutato, dimostrandosi l’ente che maggiormente ha sostenuto il turismo in Centro Cadore, oltre che con aiuti economici, anche con le pubblicazioni specifiche per il nostro territorio (vedi i quaderni di architettura e le pubblicazioni sui sentieri e sui musei e sulle tradizioni presenti sul nostro territorio).

Purtroppo conosciamo le difficoltà che tutte le Comunità Montane attraversano, sia per la mancanza di fondi che per alcune volontà politiche che ne minerebbero addirittura l’esistenza, cosa che noi riteniamo sia un enorme danno per la montagna. A causa di ciò la Comunità Montana Centro Cadore non potrà più garantirci la sovvenzione e noi non saremo più in grado di offrire il servizio negli uffici.

A questo punto facciamo appello alla Regione ed alla Provincia perché ci aiutino, visto che oltretutto non si tratta di cifre impossibili da sostenere (Euro 3.000 per Pro Loco). Penso sia assurdo parlare di turismo in quest’area, come unica alternativa all’industria già delocalizzata, e per farlo crescere cominciare a togliere i servizi essenziali.

Giovanni Giacomelli

euromoneteScadrà il prossimo 30 aprile, il termine per i comuni, l’ULSS e la Provincia, e l’Istituto di Cultura Ladina, per presentare allo Stato attraverso la Regione del Veneto la richiesta di finanziamenti per le iniziative previste dalla legge sulla salvaguardia delle minoranze linguistiche. La delibera apposita è stata approvata dalla Giunta Regionale del Veneto ed è stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale Regionale n° 26 dello scorso 27 marzo. Tra le minoranze che potranno beneficiare della delibera, ci sono quella Germanofona di Sappada e quella Ladina del Cadore e degli altri comuni bellunesi che rientrano nella perimetrazione prevista dalla legge 482 fatta propria dal consiglio provinciale.

I comuni bellunesi interessati sono 45: 42 Ladini, 1 Germanofono (Sappada) e 2 Cimbri. Nel 2008, sono stati solamente sette i comuni hanno presentato progetti nell’ambito della legge, con l’aggiunta della Provincia di Belluno, che ha avuto i benefici maggiori. La Comunità montana agordina ed alcuni altri comuni, hanno utilizzato i fondi della legge 482 per aprire degli sportelli Ladini rivolti al pubblico proprio per facilitare l’approccio dei cittadini ai benefici previsti dalla legge nazionale, anche in campo scolastico ed in quello amministrativo. In Cadore il paese di Lozzo, per esempio, ha utilizzato i fondi statali per la stampa di un volume sui proverbi ed i modi di dire, che è stato curato dalla giornalista dell’ Amico del Popolo, Carla Laguna. Il volume non è stato messo in vendita, ma, come prevede la legge che promuove la diffusione del Ladino anche a livello di singoli cittadini, è stato distribuito gratuitamente nelle famiglie del paese.

Per quanto riguarda le modalità per la presentazione delle domande, sul sito ufficiale della Regione del Veneto è stato inserito il testo della delibera ed anche quelli dei 3 allegati approvati nella stessa seduta, e che raccolgono i modelli per le domande. Sui moduli è specificato quali iniziative è possibile programmare nei vari settori di competenza. Per quanto è possibile sapere in Centro Cadore, ci sarebbero già almeno due progetti quasi pronti. Uno di questi sarebbe la Festa dei Costumi Ladini di Pieve e un’iniziativa legata al Coro dei bambini di Calalzo.

Vittore Doro

Foto: Flickr (Andrea Guerra)

per approfondire l’argomento:

Tags:
Pubblicato in attualità | Commenti Chiusi

screen shot del sito

Continua lo sforzo di rinnovamento dell’Union Ladina del Cadore de Medo. E non solo nell’esercizio delle proprie attività di promozione e tutela della nostra lingua sul territorio, ma anche in relazione agli ormai indispensabili strumenti di comunicazione presenti in rete.

Dopo l’avvio di questo blog, alla fine dello scorso anno, ecco un altro passo avanti nel rinnovamento del sito web. Al rinnovamento di facciata, si aggiungeranno via via anche nuovi contenuti che sono in fase di preparazione.

Al momento, e per un certo periodo di tempo, la nuova veste grafica conviverà con quella precedente. Alcune parti del sito, come le poesie nell’Angolo di Adeo, per fare un esempio,  sono ancora contraddistinte dalla “vecchia” impostazione grafica che nulla toglie, ovviamente, al valore dei contenuti.

Anche la versione in lingua ladina è in corso di realizzazione, al momento però viene presentata solo quella in lingua italiana. Anche la Scuola media di Lozzo, con le attività del laboratorio di informatica, sta aiutandoci in questo sforzo non proprio indifferente.

Danilo De Martin

Pubblicato in senza categoria | Commenti Chiusi

La biblioteca comunale di Lozzo ha una dotazione di circa 8600 libri, fra i quali ve ne sono oltre 430 che trattano di Storia locale. Un po’ di tempo fa chiesi all’allora presidente del comitato di gestione, Carla Laguna, se era possibile avere un elenco in formato testo della dotazione libraria relativa a quest’ultimo argomento.

L’elenco avrebbe permesso una veloce e continua verifica, “da casa”, della presenza o meno di determinati libri da utilizzare nelle nostre ricerche di approfondimento storico: a quel tempo, per esempio, mi interessava sapere se era disponibile presso la nostra biblioteca La casa rurale nella montagna bellunese di Elio Migliorini.

Prontamente Carla Laguna mi fece avere l’elenco di tutta la sezione storia locale che ora, a distanza di tempo, posso condividere con chiunque ne sia interessato. La lista completa è a disposizione al seguente indirizzo: elenco libri della sezione storia locale della Biblioteca comunale di Lozzo di Cadore. In questo articolo ne riporto una selezione allo scopo di far capire di cosa stiamo parlando: come si può vedere la lista riporta titolo, autore o editore, collocazione (nella sezione e relativo scaffale) ed è redatta interamente in minuscolo (tenerne conto nelle ricerche testuali).

La procedura di ricerca testo? Chi usa Firefox può: premere il tasto Ctrl insieme al tasto F (Ctrl+F) che attiva la funzione di ricerca testo all’interno della pagina. A questo punto basta digitare ciò che cerchiamo, per esempio “migliorini”, e la funzione ci fa vedere la sua prima occorrenza. Con il tasto F3 (o cliccando sull’icone “successivo”) possiamo poi passare alla successiva occorrenza fino ad esaurimento della ricerca (comodissima la funzione “evidenzia” …).

Nelle ricerche di testo fate attenzione al fatto che non sempre degli autori viene riportato il nome e, talvolta, nome e cognome compaiono in ordine inverso.

Chi lo desidera può, con un semplice copia-incolla dell’intero elenco, crearsi il proprio file da consultare offline.

La biblioteca comunale ha sede presso l’edificio della Scuola Media Statale di Lozzo di Cadore via Dante Alighieri n.308 ed è aperta al pubblico nelle giornate di mercoledì e venerdì dalle ore 18,00 alle ore 19,00.

Elenco di una selezione di libri che compongono la sezione storia locale della biblioteca comunale di Lozzo.

– storia del popolo cadorino | g. ciani | b-003
– saggio di bibliografia cadorina | fabbiani | b-004
– prime giunte al saggio bibliografia cadorina | giovanni fabbiani | b-005
– il cadore nel 66 | fabbiani | b-006
– la lingua venetica le iscrizioni i vol. | prosdocimi-pelle | b-008
– la lingua venetica studi ii vol. | pellegrini-prosdocimi | b-009
– i volontari alpini del cadore | coletti celso | b-010
– gli antichi laudi di auronzo | fabbiani giovanni | b-013
– i laudi di amos, malon e costa di auronzo | fabbiani giovanni-cason-nozze | b-014
– i laudi di lozzo di cadore | fabbiani giovanni | b-037
– almanacco cadorino 1873-74 vol i | ronzon antonio | b-044
– almanacco cadorino 1875-76 vol ii | ronzon antonio | b-045
– almanacco cadorino 1894-95 vol iii | ronzon antonio | b-046
– tradizioni popolari cadorine | giovanni fabbiani | b-047
– la scoperta delle dolomiti | grohmann | b-060
– canapa e lana | comunità montana feltrina | b-062
– pastorizia transumante del feltrino | comunità montana | b-063
– le cime di lavaredo | antonio sanmarchi | b-074
– pagine di storia e intinerari turistici di lozzo | baldovin ezio | b-076
– guida di san vito di cadore | belli mario farruccio | b-077
– l’ abate bartolomeo toffoli | marcello rosina | b-078
– storia contadina del bellunese | silvio lanaro | b-087
– civiltà agricola agordina | rossi g. b. | b-088
– dizionario dialetto di revine | tomasi giovanni | b-089
– il ladino bellunese | pellegrini g-b- | b-090
– il dialetto d’ oltrechiusa | menegus tamburin vincenzo | b-093
– guida ai dialetti veneti vol v | cortelazzo manlio | b-094
– guida ai dialetti veneti vol vi | cortelazzo manlio | b-095
– dizionario del dialetto ladino di comelico superiore | de lorenzo tobolo | b-100
– voci dialettali e toponomastiche cadorine | don pietro da ronco | b-124
– il forte di monte tudaio | de donà giovanni-musizza walter | b-140
– racconti ladini | gruppo musicale costalta | b-150
– il forte di col vidal | de donà giovanni-musizza walter frescura daniele | b-160
– il ladino bellunese | ist. bell. ric. soc. cult. | b-161
– sui sentieri del papa in cadore | ferruccio mario belli | b-167
– giovanni paolo secondo a lorenzago | giunta regionele veneto | b-169
– l’ idioma ladino a cibiana di cadore | da col g. | b-190
– il museo archeologico cadorino | pellegrini | b-191
– il cadore e il suo ambiente naturale | gianni d’affara | b-194
– i paleoveneti nel bellunese | vari | b-200
– studi storici linguistici | pellegrini | b-201
– vita lavoro gioie stenti delle nostre genti | gruppo dell’amicizia | b-235
– archivio comunale di lozzo di cadore | de maritn pinter albina | b-245
– segni nelle dolomiti orientali | pais becher gianni e ada martella | b-249
– tesi di laurea | francesco zanella | b-258
– il lavoro nei boschi | marco casanova borca | b-266bis
– la roggia dei mulini | aa.vv. | b-270
– le minoranze del veneto | luciana palla | b-273
– oronimi bellunesi | vari | b-274
– le attività pastorali nell’area ladina del centro | iolanda da deppo | b-283
– storie intorno al larin | ida zandegiacomo | b-284
– storie nuove e vece | lina de donà fabbro | b-285
– pin pun taratapita | aa.vv | b-286
– orazion inni di fede e di esistenza | aa.vv | b-287
– wave water acqua voda eau – la roggia dei mulini di lozzo | aa.vv. | b-289
– gli statuti cadorini del 1338 | d’andrea emanuele | b-306
– una strada per l’europa | scuola elementare foen | b-307
– i laudi di lozzo di cadore | fabbiani giovanni | b-370
– il dizionario della gente di lozzo | a cura della commissione bibliotecaria di lozzo | b-373
– corne e cros | zandegiacomo ida | b-374
– auronzo terra di frontiera | pais becher gianni | b-377
– pompieri volontari di lozzo di cadore | calligaro mario nodaro | b-378
– ciroloide | da deppo emilio | b-379
– la mia storia il mio paese | laguna antonietta | b-384
– ladinia bellunese: storia, identità, lingua, cult | majoni – guglielmi | b-385
– la treina | da deppo emilio | b-399
– lozzo storia, pastori, vocazioni,di una piccola comunità | laguna carla | b-400
– proverbie e mode de dì de loze | a cura di Carla Laguna |
– val montina | danilo de martin, roberto tabacchi |

Danilo De Martin

Foto: Flickr (xcaballe)

Pubblicato in senza categoria | Commenti Chiusi

Come anticipato in un precedente articolo, che consiglio di leggere per avere una migliore percezione del contributo, il Dizionario della gente di Lozzo è ora disponibile online come file html. Si tratta di una rilevante testimonianza della parlata ladina di Lozzo di Cadore le cui implicazioni sono ovviamente estensibili, con gli opportuni distinguo, a tutte le parlate delle valli dolomitiche del Cadore ed in generale di tutta l’area ladina bellunese.

Avvertenze:

  • è fondamentale prendere atto delle regole di trascrizione fonetica adottate nella stesura del Dizionario che si trovano nell’Introduzione;
  • la sequenza delle lettere usate è:  a, b, č, d, e, f, ğ, g, i, k, l, m, n, ñ, o, p, r, s-š, t, u, v, ž;
  • la lettera h non è utilizzata e quindi bisogna dare la giusta collocazione alle coppie č-k e ğ-g;
  • bisogna fare attenzione anche alla collocazione della lettera ñ (gn):
  • ulteriori informazioni sulla resa fonetica della lingua ladina possono essere cercate alla pagina che introduce all’uso della grafia ladina unitaria;
  • i file a disposizione sono pre-formattati per la stampa in A4; la grandezza del font a video può essere maggiorata con l’utilizzo degli usuali comandi da tastiera a disposizione sui browser (per esempio “Ctrl+” in Firefox)
  • essendo file html la ricerca di testo all’interno del file è attivabile immediatamente con i comandi del browser (combinazione dei tasti “Ctrl-F” in Firefox); ovviamente la ricerca è condizionata dalle regole di trascrizione fonetica adottate e di cui ho già fatto cenno;

Elenco delle sezioni di cui si compone il Dizionario della gente di Lozzo:

  • Prefazione (prefazione del prof. Giovan Battista Pellegrini, presentazione del Sindaco, La Commissione della Biblioteca Comunale, Componenti del gruppo di lavoro, Note biografiche del prof. Elio Del Favero);
  • Introduzione (Caratteristiche della pubblicazione, Contenuto, Voci del dizionario, Trascrizione della parlata, Accenti e apostrofi, Abbreviazioni bibliografiche, Testi consultati, Fonti di informazioni e compositori di schede, Abbreviazioni utilizzate nel testo, Breve sintesi grammaticale, Coniugazione di alcuni verbi);
  • Breve selezione di termini italiano-ladino
  • Dizionario: a-, –b-, –č-, –d-, –e-, –f-, –ğ-, –g-, –i-, –k-, –l-, –m-, –n-, –ñ-, –o-, –p-, –r-, –s-š-, –t-, –u-, –v-, –ž

Schede linguistiche della vita e dei mestieri:

Credo che la tutela di qualsiasi minoranza linguistica debba appoggiarsi anche sulle testimonianze prodotte dalla vivacità della comunità in sé. Se è vero, perché purtroppo è vero, che il generale senso di identità linguistica in questa parte del territorio dolomitico è ancora labile,  è anche vero che vi è una continua e diffusa, anche se non sempre riconosciuta, produzione culturale che ha nella parlata ladina il proprio centro focale. E’ importante che vi sia un luogo in cui queste testimonianze possano essere cercate e trovate, a disposizione di tutti, non foss’altro per ricordarci che la nostra è una comunità viva anche linguisticamente.

Buona lettura e consultazione.

Danilo De Martin