1999: progetto Raffaello alla Roggia dei Mulini di Lozzo   11 Febbraio 2009

copertina libretto progetto Raffaello 1999Potrebbe sembrare una rievocazione storica a distanza di 10 anni: se lo fosse, non sarebbe certo un problema, ma in realtà la mia intenzione è quella di mettere online il lavoro prodotto durante la realizzazione del progetto Raffaello.

Sono stata interessata in prima persona nella definizione del progetto e quindi ne avevo, come ne ho tuttora, a cuore le sorti; parto dalla semplice constatazione che il nostro compito è quello di produrre cultura legata al territorio, finalità condivise dal progetto Raffaello.

Il materiale lincato è stato prodotto tra il 1999 ed il 2000 e, oggi come oggi, può essere giudicato graficamente spartano, oltre a presentare una interfaccia per la navigazione non proprio lineare.

Tuttavia i contenuti esposti, certamente di buon valore, illustrano vicende di archeologia industriale che, oltre ad essere di per sé degne di nota, è importante che siano rese pubbliche e quindi fruibili.

L’immagine qui a fianco rappresenta la copertina del libretto e CD pubblicato a compimento del progetto Raffaello: il titolo ben evidente è WAVE, composto dalle iniziali di Water, Acqua, Voda ed Eau, i nomi dell’elemento acqua rispettivamente in lingua inglese, italiana, slovena e francese…

Il progetto Raffaello, promosso dalla Unione Europea tra il 1998 ed il 2000, aveva come obiettivi generali:

  • – la conservazione e lo sviluppo dell’eredità culturale dell’Europa
  • – lo scambio di esperienze e informazioni tecniche
  • – l’accesso al pubblico, la partecipazione e la consapevolezza dell’ eredità comune

La sezione progettuale che ci ha interessato, riguardante i mulini pre-industriali in Europa, che è stata coordinata nelle sue fasi attuative dalla Comunità Montana Centro Cadore, aveva come obiettivi primari:

  • restaurare quattro mulini ad acqua e il loro ambiente naturale in Francia, Inghilterra, Italia e Slovenia
  • collegare i mulini confrontando le esperienze tecniche e le conoscenze utilizzando le nuove tecnologie come Internet
  • conservare il “saper fare” relativo al mulini ad acqua nell’Europa pre-industriale

Il lavoro è stato posto online senza l’appesantimento di alcuni video presenti in origine, dei quali peraltro non si avverte la mancanza, inseriti a supporto di alcune descrizioni naturalistiche che, ribadisco, risultano comunque esaustive. Vi propongo due soluzioni per visualizzare il lavoro:

Non mi resta che augurarvi una buona navigazione.

Francesca Larese Filon

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Questo articolo è stato pubblicato mercoledì, 11 febbraio 2009 alle 10:53 in pubblicazioni e libri. Puoi seguire ogni commento a questo articolo utilizzando il Feed RSS 2.0. Both comments and pings are currently closed.

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